L’inizio del 2025 spinge alla prudenza e ad una maggior allocazione nell’obbligazionario
ENPACL riepiloga le scelte operate nell’Asset Allocation Strategica deliberata dal Cda, che ha anche posto le tematiche sociali al centro del proprio operato
14/05/2025
Redazione MondoInstitutional
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“La prudenza è immediatamente evidente nella nostra Asset Allocation 2025, essendo maggioritaria la quota in obbligazioni, investimento meno rischioso dell’azionario”. Ad illustrare le caratteristiche della nuova AAS di ENPACL (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro) è Sergio Giorgini, Presidente dell’Ente da maggio 2024. Oltre alla componente fixed income, ENPACL punterà su azioni e su investimenti alternativi mobiliari, private equity e infrastrutture, il cui target è previsto poco sopra il 13% dell’allocazione complessiva. Insieme al gran numero novità in cantiere per i prossimi mesi sul fronte degli investimenti, Giorgini si è soffermato anche sulla costante attenzione dedicata dall’Ente ai propri iscritti e sui princìpi che guidano l’operato di ENPACL in tutti i campi dell’ambito sociale.

Innanzitutto, a 12 mesi dalla sua elezione alla Presidenza e del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, come si è evoluta la Cassa? Quali sono i princìpi che ha messo al centro del suo operato in questo primo periodo?
Il breve lasso di tempo trascorso dall’insediamento (maggio 2024) non ha ancora consentito al nuovo Consiglio di Amministrazione di dispiegare le proprie strategie.
Tuttavia, abbiamo gettato le basi per un’azione decisa in favore dei consulenti del lavoro iscritti. Intendo dire che vogliamo proseguire e intensificare l’adozione di strumenti idonei a supportare i colleghi durante la vita professionale: prestiti, mutui, sussidi economici, alta formazione, ecc. In particolare, stiamo già operando per rafforzare il posizionamento degli studi professionali dei consulenti, aiutandoli nel dotarsi di strumentazioni tecnologiche avanzate, senza le quali si rischia di non riuscire a competere nel mercato del lavoro professionale. Inoltre, questa consigliatura intende ampliare l’offerta di soluzioni che si rivolgono alla persona/professionista.
Vogliamo far leva sia sulle disponibilità di bilancio, sia sulle grandi economie di scala che l’Ente consente, al fine di arricchire il catalogo di coperture sanitarie integrative (anche per la famiglia del consulente del lavoro) nonché l’elenco delle convenzioni nel campo dei trasporti, della fruizione alberghiera, delle vacanze, del relax, ecc.

Sul fronte economico, invece, il 2024 si è chiuso per ENPACL con ottimi ricavi. Quali sono i principali numeri della Cassa in ambito patrimoniale e finanziario?
Il bilancio 2024 si è chiuso con l’avanzo più alto di sempre, superiore a 100 milioni di euro. Un risultato ascrivibile sicuramente alla prudente amministrazione dell’Ente ma soprattutto alla capacità degli iscritti di generare fatturato, reddito e, conseguentemente, gettito contributivo. Le entrate sono state appena inferiore a 330 milioni di euro e le uscite pari a 230 milioni. Il patrimonio di ENPACL supera 1,7 miliardi di di euro ed è investito soprattutto in Italia.
Con una struttura organizzativa snella di 70 dipendenti, riusciamo a fornire servizi di qualità a oltre 25mila iscritti, che versano mediamente 10mila euro di contributi ogni anno, e a 11mila pensionati, che percepiscono una prestazione media di quasi 20mila euro annui (vecchiaia anticipata). Voglio qui sottolineare che il nostro bilancio è corredato da una relazione sulla gestione integrata con i fattori di sostenibilità, che include informazioni non finanziarie, preparate secondo i principi dei GRI Sustainability Reporting Standards. Questi principi, come noto, assicurano la pertinenza, l’inclusività, la completezza, l’equilibrio, la comparabilità, l’accuratezza, la tempestività, l’affidabilità e la chiarezza delle informazioni.

Passando al portafoglio investito, com’è attualmente strutturata, in breve, la vostra asset allocation strategica? Avete apportato significative novità alla vostra allocazione negli ultimi mesi?
L’Assemblea dei Delegati di novembre 2024 ha approvato i criteri di ripartizione degli investimenti per l’anno 2025, individuando la nuova allocazione strategica per tale anno. Nell’ambito degli obiettivi di investimento, si osserva una quota superiore al 35% di obbligazioni e del 20% di azioni; circa un terzo investito in attivi non liquidi (di cui il 19% in immobili) e intorno al 10% di investimenti di supporto al sistema Paese. La prudenza è immediatamente evidente, essendo maggioritaria la quota in obbligazioni, investimento meno rischioso dell’azionario. ENPACL mantiene un obiettivo intorno al 45% tra liquidità e attivi non correlati agli alti e bassi dei mercati finanziari.
Nel 2025 contiamo di mantenere l’obiettivo su investimenti alternativi mobiliari, private equity e infrastrutture in particolare, poco sopra il 13% rispetto ad una quota in immobili al di sotto del 20%.
Obiettivo ulteriore di ENPACL nell’ambito degli investimenti immobiliari è lo spostamento dell’orientamento da investimenti preponderanti in fondi immobiliari ad investimenti immobiliari diretti, privilegiando le sedi istituzionali dei 106 Consigli provinciali dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro nonché le conduzioni a realtà istituzionali pubbliche, a banche e assicurazioni. Le scelte tattiche 2025 vanno pertanto ad indirizzarsi verso tali linee guida.

L'intervista integrale è stata pubblicata su MondoInvestor nr. 251 di aprile 2025.

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