Mef: presentato il nuovo fondo di fondi per le Pmi italiane
Il Sottosegretario Freni ha chiarito che il Fondo Nazionale Strategico avrà una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro
01/10/2024
Redazione MondoInstitutional
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“Servirà a garantire alle piccole e medie imprese un supporto arrivare e stare sul mercato ed è la prima vera dimostrazione di smettere di lamentarsi e cominciare a fare”. Il Sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) Federico Freni si è espresso in questi termini a margine della presentazione, a porte chiuse, del Fondo Nazionale Strategico (FNS), il nuovo fondo di fondi gestito da Mef e Cdp. La presentazione è avvenuta alla presenza, tra gli altri di Casse di previdenza rappresentate da AdEPP (Associazione degli Enti Previdenziali Privati), Intesa Sanpaolo, Unicredit, Credit Agricole e Generali.
Il fondo, la cui creazione era stata ipotizzata nei mesi scorsi, avrà una dotazione iniziale di 1 miliardo e potrà sottoscrivere fino al 49% di fondi di nuova costituzione e coinvolgere investitori privati. Il ticket di investimento di FNS sarà pari a 35 milioni. L’unico vincolo sarà quello di una quota prevalente (almeno 70%) dell’investimento destinato a società italiane ex Ftse Mib quotate su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione. Ogni investitore avrà discrezionalità nella scelta dei fondi dove investire.
"Questa è la linea da oggi: basta lamentazioni e più attività. Da qui cominceremo e vedrete che sarà solo il primo passo del rilancio delle small e mid cap nel mercato italiano", dichiarato Freni, che ha inoltre aggiunto: "È irreale pensare che lo Stato possa dire dove si deve investire. Lo Stato deve garantire un ecosistema stabile per l'investimento, e se l'ecosistema per l'investimento è stabile gli investitori arrivano".
"Il fondo di fondi è uno strumento che potrà essere utilizzato dalle imprese, con il concorso virtuoso dello Stato, e che vedrà partecipare capitale pubblico e capitale privato su fondi targettizzati che consentiranno di sviluppare il percorso di tutte le imprese che verranno di volta in volta partecipate da quei fondi. C'è dunque una partecipazione a scalare di medio tempo, quindi da investitore paziente, non ha il limite di durata dei PIR e un limite fisiologico al 2032, ma vedrete che poi cambierà. È un prodotto completamente diverso, che garantisce una maggiore stabilità e affidabilità di mercato, soprattutto per i grandi investitori che poi entreranno nel fondo", ha concluso il Sottosegretario.

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