Come altri settori, anche l’industria assicurativa è di fronte a grandi cambiamenti. MondoInvestor ha parlato con Davide Passero, Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni, delle sfide che si troveranno ad affrontare le Compagnie nei prossimi anni.
La dinamica dei tassi, le crisi geopolitiche del contesto internazionale, le dinamiche demografiche e l’impatto delle nuove tecnologie sulla quotidianità del business: quali sono le principali sfide che il settore assicurativo dovrà affrontare nei prossimi anni?
Gli ultimi anni sono stati decisamente all’insegna dell’incertezza. Non solo pandemia e conflitti internazionali, che purtroppo hanno drammaticamente sfiorato i nostri confini europei, ma discontinuità economica e finanziaria, con inflazione a doppia cifra e repentino innalzamento dei tassi di interesse, riconfigurazione delle catene di approvvigionamento, nuove modalità di organizzazione del lavoro. Il settore assicurativo ha dimostrato la propria solidità e capacità di adattamento di fronte a questioni tanto complesse quanto urgenti. Senza dimenticare trend strutturali di più lungo periodo: penso al tema del climate change ed alle dinamiche demografiche in atto, ma anche a game changer quali l’intelligenza artificiale, la data analysis o la digitalizzazione dei processi. Si tratta di fenomeni che determinano inevitabilmente nuove priorità e nuove sfide. Noi, come assicuratori, per il connaturato orizzonte temporale di medio/lungo termine che caratterizza il nostro business, abbiamo il compito fondamentale, di esercitare un ruolo sociale nel creare consapevolezza e interpretazione di quanto accade, offrendo soluzioni sistemiche a favore della collettività, che sappiano guardare oltre la congiuntura del momento.
Come sono cambiate negli ultimi anni le richieste dei vostri clienti e in che modo state evolvendo la vostra offerta assicurativa per rispondere alle nuove esigenze di coperture dei rischi delle famiglie?
Alleanza ha da sempre, in 125 anni di storia, la vocazione di essere riferimento delle famiglie italiane, interpretando lo spirito del tempo: primi ad introdurre in Italia i piani di risparmio, leader nel mercato della previdenza integrativa, capaci di crescere costantemente nei prodotti di investimento e da ultimo sviluppando un’offerta di protezione ai beni ed alla persona, dalla casa alla salute, diventando protagonisti assoluti del mercato Long Term Care. In questo processo sono fondamentali i nostri oltre 10 mila consulenti, grazie all’innalzamento delle competenze consulenziali, con forti investimenti in sviluppo professionale (1 milione di ore di formazione erogate ogni anno), tecnologia digitale e innovazione costante della gamma di offerta. Un percorso che ci ha portati a registrare una crescita continua nella raccolta premi totale, scalando ben 5 posizioni tra le Compagnie Vita italiane: dalla nona alla quarta posizione e vantando un indice di solvibilità tra i più alti del mercato con il Solvency II pari a 289%.
Dati, intelligenza artificiale, automazione: è in atto una rivoluzione?
Oggi siamo nell’era del digitale, nell’always on: l’accesso alla conoscenza abbatte asimmetrie informative, abilita nuove professioni, crea nuovi modelli di business. Abbiamo a disposizione miliardi di dati, estremamente granulari ed in real time. E questo cambia profondamente il nostro lavoro, perché il cuore del mestiere dell’assicuratore è proprio il data management. Per questo, in Alleanza, dopo aver raggiunto l’ambizioso traguardo di diventare il primo network 100% digitalizzato in Europa e poter vantare oltre il 90% delle polizze full digital native, abbiamo avviato il progetto “Data Enterprise Intelligence” che prevede la creazione di sofisticati modelli ed algoritmi mirati a rispondere in maniera più efficace e personalizzata alle esigenze dei clienti. Big data e intelligenza artificiale sono destinati a cambiare le traiettorie di sviluppo dell’intera industria assicurativa ed in questo percorso ci saranno vincitori e vinti.
Ha accennato al tema demografico: quali sono le determinanti del trend in atto?
In Occidente abbiamo una “demografia invertita”: allungamento dell’aspettativa di vita e caduta del tasso di fertilità. E l’Italia è decisamente il front runner di questo trend. Servirebbe un professor Malthus del terzo millennio per studiare l’impatto di questo “inverno demografico”. In Europa il 21% della popolazione ha più di 65 anni, in Italia supera il 24% e secondo le previsioni dell’Inps la percentuale, in assenza di interventi, è destinata a salire al 35% entro il 2050. Qui occorre essere chiari: buona salute e longevità sono sicuramente delle conquiste positive, ma a condizione di un tenore di vita equo e dignitoso. Il vivere più a lungo ha avuto un impatto diretto su tutto quel che riguarda il mondo della Salute, sempre più orientato alla tutela del benessere. Aumentano le richieste di prestazioni e aumenta la pressione sul Sistema Sanitario Nazionale. Qui il privato può giocare un ruolo decisivo per l’equilibrio di tutto il sistema, ma occorre un cambio in primis culturale se è vero che le forme sanitarie integrative tra Fondi, Casse, mutue e polizze hanno circa 16 milioni di assicurati per circa 5 miliardi di premi e contributi, di fronte ai 40 miliardi di spesa “out of pocket” degli italiani per farmaci e prestazioni mediche private.
All’inizio di quest’anno avete promosso un tour focalizzato sull’educazione finanziaria e assicurativa, che ha già toccato tre delle sei tappe previste. Qual è stato il riscontro che avete ricevuto da tale iniziativa?
L’educazione finanziaria e assicurativa è una leva strategica per migliorare benessere ed equità sociale per tutto il Sistema Paese. Interpretando la nostra responsabilità sociale d’impresa, come Alleanza siamo da anni impegnati nello sviluppo del nostro Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa, per creare un ecosistema tra operatori privati, istituzioni e associazioni per rispondere alle differenti situazioni di fragilità finanziaria individuate dal nostro Edufin Index, tra cui spiccano le donne, i giovani e i nuovi italiani. Il Tour che abbiamo lanciato quest’anno va esattamente in questa direzione e conferma il ruolo capillare che i nostri consulenti svolgono sul territorio nel promuovere e diffondere cultura finanziaria e assicurativa.
L'intervista integrale è stata pubblicata su Speciale Assicurazioni, allegato a MondoInvestor nr. 243 di luglio/agosto 2024.
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