I semiconduttori sono stati una solida fonte di rendimento nel primo trimestre del 2024, con un aumento di quasi il 19% su base annua, secondo dati Bloomberg a fine marzo. Più in generale, la performance dei semiconduttori è stata trainata dalla crescita dell’intelligenza artificiale (AI) e dalla ripresa di altri mercati finali dei semiconduttori.
Ciò ha favorito titoli come Nvidia, data la forza della domanda di processori, e aziende di produzione avanzata come Applied Materials, Tokyo Electron e LAM Research, che producono apparecchiature per la produzione di semiconduttori.
In particolare, nel corso del primo trimestre l’Ue ha approvato la legge sull’intelligenza artificiale. La normativa mira a proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo stato di diritto e la sostenibilità ambientale dall’AI ad alto rischio, stabilendo obblighi per l’uso dell’AI in base ai suoi rischi potenziali e al livello di impatto. Riteniamo che i regolamenti siano una conferma del potenziale impatto che l’AI avrà sull’economia globale. A nostro avviso, una regolamentazione proattiva è positiva per favorire un’ampia adozione dell’IA.
Anche se le imminenti elezioni federali negli Stati Uniti sono per molti alle porte, non crediamo che l’esito delle elezioni presidenziali avrà un grande impatto sulla politica attuale per quanto riguarda l’industria dei semiconduttori, per una serie di motivi.
In primo luogo, il Governo statunitense ha limitato l’accesso alla Cina per la tecnologia dei semiconduttori sia sotto l’amministrazione Trump che sotto quella Biden. Pertanto, ci aspettiamo che le limitazioni alle esportazioni verso la Cina continuino a prescindere da quale sarà la prossima amministrazione.
In secondo luogo, il CHIPS and Science Act (approvato dal Congresso e firmato dal Presidente Joe Biden nell’agosto 2022, che prevede sovvenzioni per la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti) ha ricevuto un sostegno bipartisan. Di conseguenza, ci aspettiamo che un’amministrazione guidata da Trump o da Biden continui a sostenere la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti, sia nell’interesse della sicurezza nazionale che per mitigare i rischi relativi alla catena di approvvigionamento.
Per questo motivo riteniamo che il nostro portafoglio sia posizionato in modo neutrale rispetto al panorama politico statunitense, indipendentemente dall’esito delle elezioni federali. Alcuni dei nostri titoli industriali e delle partecipazioni nel settore della gestione della sanità potrebbero essere esposti rispettivamente a pro e contro. Per quanto riguarda i pro, le nostre partecipazioni (circa il 10% del portafoglio) sono ben posizionate per trarre beneficio dell’aumento della spesa in conto capitale per le infrastrutture e di qualsiasi iniziativa volta a migliorare la rete elettrica, ad esempio. Per quanto riguarda i nomi del settore sanitario, l’assistenza sanitaria universale potrebbe cambiare lo scenario per le società che gestiscono le cure sanitarie, in particolare l’introduzione di un sistema “single payer”. Storicamente, alcuni democratici come il senatore Bernie Sanders hanno spinto per l’assistenza sanitaria universale, sotto forma di “Medicare per tutti”. Tuttavia, questo concetto non è presente nei programmi di Biden (o di Trump) per il 2024, piuttosto Biden sta cercando di espandere le disposizioni in materia di assistenza sanitaria nell’Inflation Reduction Act in caso di vittoria.
La regolamentazione rappresenta un rischio per il settore tecnologico in generale, ma riteniamo che la normativa possa coesistere con la crescita della tecnologia e dell’AI. Riteniamo che le principali aziende tecnologiche possano apportare modifiche non eccessivamente onerose per soddisfare le autorità. Ad esempio, ci aspettiamo che Microsoft separi Teams da Office, per creare due prodotti distinti e limitare le preoccupazioni dell’Antitrust.
Anche la creazione di infrastrutture per l’AI potrebbe subire qualche pressione. Nvidia ha affermato che i datacenter per l’AI sono diversi da quelli precedenti e vede quelli di prossima generazione come “fabbriche di intelligenza artificiale”. La costruzione di questi nuovi datacenter richiederà energia e raffreddamento che potrebbero rallentarne la costruzione e avere un impatto ambientale non gradito.
Si è discusso anche della capacità di produzione dei semiconduttori a causa della continua crescita della domanda. I semiconduttori per l’AI sono prodotti da fonderie all’avanguardia e riteniamo che il settore dovrà continuare ad aumentare la capacità produttiva a lungo termine ma questo rischio è mitigato dalla prevista diversificazione geografica dell’offerta.
A cura di Jeffrey Lin,
Head of Thematic Technology Equities di M&G Investments
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