La politica di voto di Fondo Cometa prosegue anche nel 2024
Il Fondo ha fatto sentire la propria voce in Siemens e Compass, nelle quali ha ravvisato pratiche contrarie all’equità retributiva
09/02/2024
Redazione MondoInstitutional
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Fondo Cometa (Fondo nazionale pensione complementare per i lavoratori dell'industria metalmeccanica, dell'installazione di impianti e dei settori affini, e per i lavoratori dipendenti del settore orafo e argentiero), il principale Fondo pensione italiano, con circa 480 mila aderenti e 14 miliardi di risparmio previdenziale gestito, ha annunciato la prosecuzione anche quest’anno della propria politica di voto per difendere i diritti dei lavoratori e la sostenibilità ambientale nelle assemblee degli azionisti delle società in cui investe. 
Lo scorso anno, il Fondo ricorda di aver fatto sentire la propria voce in 151 società e nel corso del 2024 prevede di portare le proprie istanze nelle assemblee di 200 aziende, di cui 25 italiane, per chiedere con forza la pronta risoluzione delle loro criticità in materia ambientale, sociale e di governance e sostenere i principi e i valori fondanti del CCNL metalmeccanico.
L’attività è ripresa in particolare con il voto in Siemens e Compass, nelle quali Cometa ha ravvisato pratiche contrarie al fondamentale principio dell’equità retributiva: "In dettaglio, nell’assemblea di Siemens, azienda tenuta alla contribuzione in quanto una quota di lavoratori afferisce al CCNL metalmeccanico, Cometa si è opposto ai compensi dell’esercizio 2022/2023, sollevando preoccupazioni sulla retribuzione del Ceo, significativamente superiore alle pratiche del settore. Nell’Assemblea il Fondo ha espresso voto contrario anche sulla politica di remunerazione dei componenti del Consiglio di Gestione per il periodo 2024/2027, evidenziando un difetto di trasparenza che non permette di determinare l’ammontare dei compensi fissi e variabili che saranno attribuiti al top management. L’unica informazione quantitativa disponibile è che il compenso del Ceo non potrà superare i 18,5 milioni di euro, che tuttavia sono già superiori del 21% al tetto di circa 15,3 milioni indicato nella politica 2020/2023", spiega Cometa in un comunicato, in cui rileva inoltre che il compenso massimo di quest’ultimo corrisponde a circa 238 volte i salari medi dei dipendenti, in crescita rispetto allo scorso esercizio, dove il coefficiente di incremento era di 119 volte, e significativamente al di sopra della mediana di 95,5 volte riscontrata tra le società europee a maggiore capitalizzazione.
Sull’equità retributiva il Fondo sottolinea di aver fatto sentire la propria voce anche nell’Assemblea degli Azionisti di Compass, dove si è opposto ai compensi del top management per l’esercizio 2022/2023 a causa delle serie preoccupazioni sull’ammontare complessivo di quelli del Ceo, pari a circa 346 volte la media di salari e stipendi dei dipendenti del Gruppo. Anche in questo caso Cometa ha osservato un ulteriore incremento rispetto allo scorso esercizio, quando il compenso era superiore di 300 volte la media. Prosegue la nota di Cometa: "Il Fondo ravvisa inoltre che, sebbene il livello di trasparenza dei compensi del management risulti in linea con le pratiche del mercato UK e la struttura dei compensi variabili sia allineata alla creazione di valore sostenibile, non sono stati tuttavia adottati criteri di sostenibilità per la valutazione dell’incentivo di lungo periodo. Nello studio della documentazione relativa alle proposte d’Assemblea Cometa si è avvalso del supporto di Frontis Governance, suo advisor per l’attività di voto".
Anche nel 2024 Cometa difenderà i diritti dei lavoratori e i principi di sostenibilità ambientale nelle aziende in cui investe. Tra i tanti temi, le politiche retributive del top management sono uno degli aspetti su cui più di frequente diventa necessario opporci nelle assemblee degli azionisti con il nostro voto", ha spiegato Riccardo Realfonzo, Presidente del Fondo Cometa, che ha inoltre aggiunto: "Troppo spesso, infatti, osserviamo compensi di dirigenti fortemente disallineati rispetto alle migliori pratiche di mercato, non legati a criteri di trasparenza o obiettivi di sostenibilità e con un divario troppo ampio rispetto alle remunerazioni medie degli altri lavoratori. Proprio su questo tema abbiamo fatto sentire la nostra voce anche nelle assemblee di Siemens e Compass sostenendo la necessità di una maggiore equità retributiva. E continueremo a farlo nella ferma consapevolezza che sia nostro dovere, in quanto Fondo pensione di categoria, gestire il risparmio previdenziale dei lavoratori metalmeccanici anche attraverso una politica di voto che indichi al tessuto produttivo italiano e mondiale un modello sociale e un percorso di sostenibilità avanzati, a vantaggio dei lavoratori, delle imprese stesse e dell’intera collettività. È sulla base di questi principi che, dopo il corposo lavoro che abbiamo svolto nel 2023, proseguiremo con determinazione anche quest’anno la nostra attività di voto".

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