Una maggiore disponibilità di risorse destinate al sostegno di progetti per il territorio ed una redistribuzione caratterizzata da nuovi equilibri. Il bilancio dell’esercizio 2022 per Fondazione Caritro (Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) dice questo attraverso i suoi numeri e nelle pagine che aiutano ad interpretarli, descrivendo nel dettaglio l’attività della Fondazione di origine bancaria nata nel 1992.
Innanzitutto, il 2022 ha segnato l’inizio di un nuovo corso in Fondazione Caritro con l’insediamento a maggio del rinnovato Consiglio di Gestione, guidato dal suo Presidente Carlo Schönsberg: "La direzione intrapresa resta la stessa, nel solco della tradizione di questo Ente non profit ma con l’intenzione di aprirsi sempre di più al territorio", scrive la Fondazione, che poi specifica che il contesto economico mondiale che ha fatto da sfondo a questi dodici mesi è stato caratterizzato dall’accelerazione della crescita degli indici dei prezzi al consumo: "Gli effetti si sono visti anche a livello locale e si possono leggere nel bilancio di missione e di esercizio 2022 soprattutto nella parte che evidenzia la redistribuzione delle risorse sul territorio, caratterizzata da nuovi equilibri. L’anno si chiude con un avanzo ante imposte di esercizio positivo: ammonta a 12,8 milioni di euro, in linea con il documento programmatico previsionale. Il patrimonio complessivo è di 473 milioni di euro ai valori contabili, che portato al fair value risulta pari a 620 milioni di euro, nonostante l’andamento dei mercati. Il totale dell’attivo ai valori correnti è caratterizzato da una crescita negli ultimi tre esercizi quantificabile in circa 58 milioni di euro, pari al 10%".
Fondazione Caritro sottolinea inoltre di aver fatto la propria parte per rispondere ai nuovi bisogni della comunità stanziando 9,26 milioni di euro a favore dei quattro settori di intervento: ricerca, formazione, cultura e sociale, il dato di redistribuzione più alto della storia di Fondazione, fatta eccezione per il 2020 durante il quale l’ente aveva stanziato 3,6 milioni per rispondere tempestivamente all’emergenza Covid, in aggiunta ai 5,9 milioni di stanziamenti ordinari. L’importante risultato raggiunto è stato possibile anche grazie al risparmio fiscale introdotto dalla Legge Finanziaria del 2020.
La ripartizione dei fondi nel 2022 ha segnato un riequilibrio nelle percentuali relative ai quattro settori, ma un aumento per tutti grazie alla maggiore disponibilità di risorse destinate al sostegno dei progetti: sono stati 292 quelli finanziati nel corso dell’anno, in aumento rispetto al 2021. Al contrario sono meno le realtà beneficiarie dei contributi, che risultano essere comunque ben 197. "Le due cifre, osservate assieme, raccontano di una nuova tendenza: quella di saper fare rete su progetti di comunità", mette ancora in evidenza la Fondazione Caritro.
Nel dettaglio, il 34% dei finanziamenti riguardano la ricerca scientifica e tecnologica, mentre quasi 2,3 milioni di euro sono stati destinati alle iniziative in ambito sociale, molte delle quali in un’ottica di rinascita dopo la fase emergenziale. Un impegno crescente Fondazione Caritro nel 2022 lo ha rivolto anche alle nuove generazioni: il 18% delle erogazioni ha incentivato progetti rivolti alle scuole ed ai giovani in generale per i quali sono stati stanziati 1,6 milioni di euro. Infine, il 23% delle risorse stanziate sono andate a favore di progetti per l’arte, le attività ed i beni culturali, oltre 2 milioni di euro.
"L’aumento delle erogazioni, dato record dopo l’anno in cui Fondazione ha stanziato fondi straordinari per rispondere all’emergenza Covid, è un risultato che ci rende orgogliosi ma allo stesso tempo ci investe di responsabilità nei confronti della comunità trentina", ha commentato Carlo Schönsberg, Presidente di Fondazione Caritro, che ha inoltre aggiunto: "Le persone e le associazioni protagoniste della crescita del territorio vanno sostenute e noi lo facciamo con un particolare impegno nei confronti delle nuove generazioni e un’attenzione al tema trasversale della sostenibilità. Dell’ambiente, dell’economia ma soprattutto dei progetti stessi, perché diventino processi virtuosi". Anita Penati, Direttrice di Fondazione Caritro, ha poi sottolineato l’aumento del patrimonio complessivo nell’ultimo triennio: "La cifra di 620 milioni di euro che attualizza i valori contabili al fair value corrisponde ad un incremento significativo, pari al 10%. Una crescita per la Fondazione che è strettamente legata al suo impegno per la comunità, alla maggiore disponibilità di risorse ma anche alla volontà di partire dalle due città in cui ha sede per essere più presente anche nelle valli trentine".
Stefano Manara è stato poi eletto Presidente del Comitato di Indirizzo della Fondazione, con Matteo Gentilini come Vice presidente. Spiega Fondazione Caritro in una nota: "Il Comitato di Indirizzo è uno degli organi della Fondazione di origine bancaria ed è composto da 18 membri il cui mandato ha durata quinquennale. Ha compiti di impulso per quanto riguarda le modalità di perseguimento degli scopi statutari e per l’assetto istituzionale dell’Ente. Elabora le linee generali di attività di Fondazione e detta le regole generali per il funzionamento dell’ente per la gestione del patrimonio. Nomina inoltre i membri del Consiglio di Gestione e del Collegio Sindacale".
Il Presidente di Fondazione Caritro Carlo Schönsberg è inoltre stato eletto nuovo coordinatore della Consulta delle Fondazioni del Triveneto. Il tavolo al quale siedono i rappresentanti delle dieci Fondazioni di origine bancaria del Nord Est d’Italia si è riunito a Padova, la città dov’è stato costituito nel 2013, e l’ha nominato per portare avanti l’incarico di durata triennale. Prima di Schönsberg, il coordinatore della Consulta delle Fondazioni del Triveneto era Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
In particolare, sono dieci le Fondazioni di origine bancaria che hanno sottoscritto la convenzione da cui è nata la Consulta del Triveneto: Fondazione Caritro, Cariparo, Cariverona, Venezia, Cassamarca, Friuli, Gorizia, Bolzano, Banca del Monte di Rovigo e Monte di Pietà di Vicenza. "Si tratta di uno strumento che cerca di favorire lo scambio di informazioni, lo studio di problematiche di comune interesse, l’elaborazione di proposte di iniziative da portare avanti assieme nell’ambito dei settori di attività statutaria delle fondazioni. In modo particolare nei campi della cultura, dell’arte, della ricerca scientifica, dell’istruzione, della sanità, dell’assistenza e beneficenza. Un impegno comune nella consapevolezza che forze e idee condivise permettono di essere più incisivi nella crescita delle comunità", si legge in un comunicato pubblicato da Fondazione Caritro.
"È un onore ed allo stesso tempo una responsabilità per me, ma anche per la Fondazione che rappresento, poter coordinare la Consulta delle Fondazioni del Triveneto", ha commentato Carlo Schönsberg, nuovo coordinatore della Consulta, che ha poi aggiunto: "Per la prima volta nella storia decennale della Consulta tocca al Trentino fare da collante tra le Fondazioni di quest’area geografica, per individuare e portare avanti strategie comuni a favore dei nostri territori. Per questo ringrazio i presidenti delle altre Fondazioni che con questa prestigiosa nomina mi hanno accordato la loro fiducia".
Il bilancio 2022 della Fondazione è disponibile cliccando qui.
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