“Scelte attente ci hanno permesso di superare i target di rendimento nel 2022”
Fondazione CRC ha attraversato con successo 12 mesi complessi, i primi del presidente Raviola, e punta a superare per il 2023, dopo quanto fatto nel 2022, 30 mln di erogazioni
04/05/2023
Redazione MondoInstitutional
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Era aprile 2022 quando Ezio Raviola assumeva la carica di Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC), succedendo a Giandomenico Genta. Oggi, il bilancio del suo primo anno al vertice è molto positivo: l’Ente è infatti riuscito a superare ampiamente i rendimenti attesi sul fronte della gestione finanziaria e, per il 2023, punta a erogazioni superiori ai 30 milioni di euro.

Annunciando l’incremento della partecipazione della Fondazione CRC nella conferitaria Intesa Sanpaolo, ha parlato di “decisione strategica finalizzata a creare nuove opportunità”. Perché?
La Fondazione CRC ha da sempre avuto un ruolo importante di socio stabile nelle conferitarie che, per effetto di operazioni straordinarie, si sono succedute tempo per tempo. Come accade spesso, le correzioni sui mercati finanziari possono rappresentare un’opportunità per incrementare posizioni su realtà nelle quali si crede. Così è stato per la nostra Fondazione nel corso del 2022. Le diminuzioni di valore alle quali abbiamo assistito sono state da noi interpretate come possibilità per crescere in quella che è la principale banca del Paese e tra le prime a livello europeo.
Nuove opportunità che portano un contributo prezioso su più fronti: da un lato, per i dividendi che Intesa Sanpaolo ha annunciato nel proprio piano industriale e che intende pagare a livelli da noi ritenuti interessanti per contribuire a garantire elevati livelli erogativi per il nostro territorio; in seconda battuta, per le possibilità di collaborazione che una banca come Intesa Sanpaolo offre anche nel campo sociale, economico e culturale: la splendida mostra “I colori della fede a Venezia”, che ha portato a Cuneo 5 pale di altare di Tiziano, Tintoretto e Veronese e ha ottenuto un successo straordinario di pubblico e critica, è un esempio davvero significativo in questo senso; e, per ultimo ma non perché meno importante, per le opportunità di sviluppo e sostegno che la presenza di Intesa Sanpaolo, che a Cuneo ha la direzione della macro area Nord Ovest, offre a tutto il tessuto economico e sociale della provincia.

Ad aprile festeggerà un anno alla guida della Fondazione. Qual è il suo bilancio di questi primi 12 mesi alla presidenza?
Un bilancio molto positivo: nel 2022 la Fondazione CRC ha festeggiato i suoi primi 30 anni di vita e, per celebrare adeguatamente la ricorrenza, abbiamo deciso di promuovere un ricco calendario di eventi e iniziative, intitolato “La generazione delle idee”, finalizzato non tanto a rievocare la storia alle nostre spalle, quanto a guardare al futuro, mettendo al centro le giovani generazioni. Il tema del talento è stato il fil rouge di questi eventi: per citarne due, a maggio abbiamo avuto l’opportunità di avere un ospite straordinario, Andrea Bocelli, che ha raccontato a quasi quattromila ragazzi come sia stato capace, partendo dal nulla e con una disabilità, a diventare uno degli italiani più conosciuti al mondo proprio grazie al suo talento. A luglio, invece, abbiamo inaugurato il già citato Rondò dei Talenti, il nuovo polo educativo e formativo nato da un intervento di rigenerazione urbana di un edificio in disuso in una delle porte d’accesso alla città di Cuneo. Un luogo riconosciuto e vissuto ogni giorno da tantissimi giovani, un progetto di grande valore per il nostro territorio e un centro di innovazione e crescita per le giovani generazioni. Poche settimane fa al Rondò ha preso avvio il progetto e.DO Learning Center, realizzato in collaborazione con Comau, azienda leader del settore automazione, che mette a disposizione degli studenti un ambiente di apprendimento innovativo per conoscere il mondo STEM: finora, in Italia, questo laboratorio era presente solo a Modena, presso Ferrari!
Senza dimenticare che, come ho già detto, nel 2022 la Fondazione ha messo a disposizione del proprio territorio 38 milioni di euro di erogazioni, la cifra più alta della propria storia trentennale: un bel modo per condividere con il territorio questa nostra importante ricorrenza.

Sul fronte della gestione finanziaria, quali risultati hanno registrato i vostri investimenti nel corso del 2022?
La Fondazione CRC anni fa ha scelto di dotarsi di una struttura interna dedicata al presidio del nostro patrimonio, sia per monitoraggio e controllo di quanto affidato all’esterno a gestori qualificati, sia di quanto investito direttamente su realtà che si ritiene possano contribuire alla crescita di valore. Questa scelta ci ha permesso, anche nell’anno appena trascorso, non solo di centrare, ma di superare ampiamente gli obiettivi attesi: un motivo di notevole soddisfazione, soprattutto perché, è sempre utile tenerlo presente, il 2022 si è rivelato un anno estremamente difficile anche per gli investitori istituzionali.

Per il 2023 che scenario vi aspettate? Avete intenzione di ribilanciare la vostra allocazione?
Anche per il 2023 procederemo con lo stesso metodo che ci vede da anni attenti ai movimenti sui mercati finanziari. Visti i risultati appena ricordati, non è necessario prevedere particolari ribilanciamenti. Il meccanismo è piuttosto oliato: la struttura interna dedicata alla gestione del patrimonio procede, tempo per tempo, a proporre al Consiglio di Amministrazione gli aggiustamenti che ritiene utili per massimizzare gli utili e raggiungere gli obiettivi prestabiliti, che sono sempre particolarmente sfidanti. Un onere che la Fondazione volentieri si prende per fornire al nostro territorio le risorse necessarie.

L'intervista integrale è stata pubblicata su MondoInvestor nr. 228 di marzo 2023.

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