Fondo Pensione BCC/CRA: in corso la revisione dell’Asset Allocation Strategica dei comparti
Il bilancio 2022 dei comparti del Fondo, a livello di rischio e rendimento, è positivo, considerando l’eccezionale contesto finanziario che ha caratterizzato l’anno
06/03/2023
Redazione MondoInstitutional
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Avere cura e tutelare il patrimonio degli iscritti, proiettando il Fondo in una dimensione di solidità nazionale e internazionale, prestando attenzione ai temi della sostenibilità, è l’obiettivo principale a cui sarà dedicato l’impegno di Giuseppe Longo, recentemente nominato Direttore Generale del Fondo Pensione Nazionale per il Personale delle BCC/ CRA (Banche di Credito Cooperativo/ Casse Rurale ed Artigiane). A MondoInvestor, Longo rivela che è attualmente in corso la rielaborazione e calibrazione dell’Asset Allocation Strategica dei tre comparti Raccolta, Crescita e Semina, “che sicuramente considererà e valuterà i cambiamenti rivenienti dalla dinamica finanziaria ed economica che ha impattato il mondo negli ultimi 12 mesi”. Il bilancio 2022 della gestione dei comparti del Fondo è tuttavia positivo, considerando l’eccezionalità del contesto finanziario che ha contraddistinto l’anno. Guardando avanti, inoltre, il Fondo continuerà a investire nei mercati alternativi (dove impiega risorse fin dal 2010) e a incrementare l’attenzione ai temi della sostenibilità.

Innanzitutto, lei è stato recentemente nominato nuovo Direttore Generale del Fondo. Quali saranno le sue priorità in questo nuovo ruolo?
In primo luogo mi preme ringraziare il Consiglio di Amministrazione per la fiducia accordatami. È con grande entusiasmo che ho assunto la direzione del Fondo, che vivo come un’evoluzione di un percorso iniziato nel lontano 2008 senza soluzione di continuità e che mi vede oggi impegnato a proseguire in una gestione dinamica e lungimirante.
L’impegno sarà totale con l’obiettivo principale di avere cura e tutelare il patrimonio degli aderenti per proiettare sempre più il Fondo in una dimensione di solidità nazionale e internazionale, con una chiave di sostenibilità a tutto tondo.

Il 2022 è stato un anno difficile, contraddistinto dal repentino cambiamento nello scenario economico e finanziario. Qual è il bilancio dei risultati, a livello di rischio/rendimento, conseguiti dai comparti del vostro Fondo lo scorso anno? Quali eventuali accorgimenti avete introdotto durante l’anno e come avete “tranquillizzato” gli aderenti?
Tenuto conto del particolare, e direi eccezionale, contesto finanziario internazionale sviluppatosi nel 2022, il bilancio è positivo. I risultati ottenuti, soprattutto se confrontati con altre realtà con similari profili di offerta finanziaria, sono stati adeguati in termini di rischio/rendimento. Con l’incedere della crisi, infatti, il Fondo ha continuamente interloquito con i gestori convenzionati per valutare tutte le possibili misure di mitigazione del rischio e ha deciso di detenere sui conti correnti accesi presso il Depositario tutta la liquidità riveniente dalle contribuzioni mensili degli aderenti e quella restituita a seguito delle distribuzioni di capitale da parte dei FIA in portafoglio. Tale azione ha contribuito significativamente alla migliore difesa delle performance, consentendo la trasmissione di un messaggio di sostanziale serenità per tutti gli iscritti.

I mandati dei vostri comparti Raccolta, Crescita e Semina scadranno nel corso di quest’anno. Avete in programma modifiche alla loro Asset Allocation Strategica o al tipo di mandati (benchmark, gestione attiva o passiva) da affidare?
Proprio in queste settimane il Fondo sta rielaborando e calibrando l’Asset Allocation Strategica dei comparti, che sicuramente considererà e valuterà i cambiamenti rivenienti dalla dinamica finanziaria ed economica che ha impattato il mondo negli ultimi 12 mesi. Sulla base delle decisioni che saranno assunte, si potranno dispiegare effetti sulla struttura dei mandati gestori che, tuttavia, avranno sempre una diversificazione in termini di gestione attiva e passiva.

Oltre ai mandati di gestione, avete già numerosi investimenti in soluzioni di private market. A quanto ammonta il loro peso nei vostri diversi comparti? Alla luce dello scenario attuale, prevedete di aumentare o diminuire determinati tipi di asset privati?
I mercati privati per il Fondo Pensione Nazionale BCC rappresentano una scelta strategica di valenza e di spessore, con un peso specifico adeguato e significativo e che ha origini lontane.
Sin dal 2010, infatti, il Fondo ha iniziato a investire in private equity e poi in private debt, infrastrutture e venture capital. Sicuramente il Fondo continuerà, nel più attento rispetto dei limiti agli investimenti, a impiegare risorse nei mercati alternativi proprio per creare quel ciclo continuo in grado di prospettare adeguati ritorni economici per tutti gli aderenti. Peraltro, in un particolare contesto economico come quello attuale, il Fondo pensione, da sempre attento alla realtà economiche di prossimità, può svolgere una funzione importante anche rispetto agli obiettivi di crescita nazionale fissati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

L'intervista integrale è stata pubblicata su MondoInvestor nr. 226 di gennaio 2023.

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