L’avanzo di esercizio previsto per il 2023 da Eppi (Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati) è prossimo ai 29 milioni di euro, con un patrimonio che si appresta a superare 1,5 miliardi mentre sono 5,5 i milioni di euro destinati agli interventi assistenziali ordinari e straordinari a favore dei liberi professionisti iscritti e le loro famiglie. Sono alcune tra le principali risultanze dal budget 2023 approvato dall'Ente.
Si legge nella relazione del budget 2023 a firma del Presidente Paolo Bernasconi: “Queste previsioni devono essere lette e valutate nell’attuale contesto di instabilità politica ed economico finanziaria, sinora mai registrato. All’emergenza sanitaria, è seguita la crisi energetica, il conflitto russo/ucraino, l’inflazione con il conseguente rialzo dei tassi di interesse, e la contrazione dei consumi. In questo contesto, siamo chiamati con maggiore impegno e senso di responsabilità ad individuare soluzioni ed obiettivi a tutela dei nostri risparmi e delle prestazioni previdenziali”.
Eppi ricorda che, secondo il Fondo Monetario Internazionale, è previsto un forte rallentamento della crescita economica e un'inflazione particolarmente alta; elementi che pronosticano nel 2023 una "recessione tecnica” in “più della metà dei Paesi dell'Area Euro”, Italia compresa. "L’Eppi, di fronte a queste condizioni e alle situazioni di fragilità degli iscritti che si accentueranno, non resta indifferente. Ecco perché nel budget di previsione per il prossimo anno, sono già rendicontati significativi importi destinati a provvedimenti straordinari e strutturali, per rispondere adeguatamente alle esigenze degli iscritti secondo il principio di equità", si legge in una nota dell'Ente, che poi annuncia un intervento straordinario a sostegno del “caro vita”: "Con un impegno complessivo di spesa pari a 2,1 milioni di euro, la Cassa dei Periti Industriali si pone l’obiettivo di incrementare nel 2023 l’attuale indennità una tantum già prevista dallo Stato con il c.d. “Decreto Aiuti”, a supporto della misura governativa stessa e per arginare l’incremento dei prezzi delle forniture “in bolletta” degli iscritti. Il provvedimento sarà in ogni caso soggetto all’approvazione ministeriale".
Come intervento strutturale destinato ai pensionati non più in attività. invece, l’Ente ha previsto la possibilità di estendere la copertura assicurativa contro il rischio di non autosufficienza (la c.d. LTC/Long Term Care) anche ai pensionati non più in attività. Secondo Eppi, "la copertura, gestita tramite Emapi (Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani), garantirà un importante aiuto per la fascia di popolazione in età avanzata, quando risulta particolarmente utile avere una somma per pagare una casa di cura o per avere la necessaria assistenza. Sempre per i pensionati, inoltre, è stata prevista un’importante rivalutazione degli assegni per complessivi 2,7 milioni di euro (+9%)". L’impegno delle risorse per l’assistenza e il welfare nel preventivo 2023 dell’Eppi vale complessivamente 3,4 milioni di euro.
L'Ente comunica inoltre che la serie positiva di deliberazioni dei vertici per l’adeguatezza delle future pensioni dei periti industriali è proseguita nel 2022 e non si fermerà nemmeno nel 2023. Ad inizio novembre, infatti, è stato incassato il via alla distribuzione di oltre 22 milioni di euro sui montanti previdenziali dei Periti industriali iscritti, pari al 70% della contribuzione integrativa riferita al 2020. La somma assesta così ad oltre 233 milioni di euro l’apporto che l’Ente è stato in grado di riconoscere sui montanti previdenziali individuali negli ultimi otto anni, tra maggiore rivalutazione oltre i tassi di legge e la distribuzione di quota parte della contribuzione integrativa annualmente versata.
“Queste somme sono state immediatamente caricate nella "cassaforte previdenziale" di ciascun iscritto per la quota spettante, ed è verificabile accedendo all’Area riservata EppiLife. Ma non ci siamo fermati qui: è del 29 novembre scorso la delibera del Consiglio di Amministrazione, soggetta all’approvazione dei Ministeri Vigilanti, che intende rivalutare i montanti dell’1% rispetto al tasso di legge per il quadriennio 2017/2020, con un controvalore di maggior impegno complessivo di spesa per circa 37,6 milioni di euro”, ha commentato il Presidente di Eppi Paolo Bernasconi. La maggiore rivalutazione dei montanti individuali appena deliberata dall’Eppi, quindi, porterebbe le risorse redistribuite agli iscritti per l’adeguatezza della future pensioni (attesa l’approvazione da parte ministeriale) a superare i 270 milioni di euro.
Per leggere il bilancio preventivo 2023 di Eppi, cliccate qui.
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