La situazione sui mercati finanziari non si è ancora stabilizzata e alcuni Fondi pensione hanno quindi ritenuto necessario rivolgersi nuovamente ai propri iscritti per confermare i vantaggi dei loro investimenti, come già avevano fatto, nelle ultime settimane, Laborfonds, Fon.Te., Fondo Pensione Crèdit Agricole Italia, Fonchim, Astri e Fondaereo.
Fopen (Fondo Pensione Dipendenti del Gruppo Enel) comunica che i comparti finanziari nei primi sei mesi dell’anno fanno registrare un andamento negativo, con l'Obbligazionario Garantito in calo dello 0,75%, il Bilanciato Obbligazionario del 9,17% e il Bilanciato Azionario del 12,37%. Scrive Fopen: "Da inizio anno, infatti, sia la parte obbligazionaria che quella azionaria hanno avuto un andamento negativo a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, dell’aumento delle materie prime e quindi dell’inflazione (inasprita dalla siccità che si sta abbattendo su tutta Europa), delle incertezze che le autorità monetarie a livello globale hanno avuto nelle fasi iniziale di rialzo dei prezzi, delle attese in peggioramento sugli utili delle imprese e soprattutto per il fatto che la soluzione al problema dell’approvvigionamento dell’energia, almeno in Europa, sembra di difficile soluzione, considerando che la diversificazione delle fonti richiede tempi medio/lunghi. E sullo sfondo rimane comunque il tema della pandemia la cui gestione ha anche recentemente causato un rallentamento economico importante anche in paesi di primaria importanza per l’economia mondiale (Cina)".
Fopen ritiene difficile fare previsioni economico/finanziarie sul futuro, ma in questa situazione, rinnova l’invito a tutti gli aderenti a non farsi guidare dall’emotività del momento nelle proprie scelte, valutando con la massima cautela e attenzione la facoltà di operare attraverso riscatti, anticipazioni o switch di comparto che andrebbero eseguiti esclusivamente in base alle reali esigenze ed alla durata della propria vita lavorativa residua.
"Si ricorda infatti che la temporanea diminuzione del valore quota diventa una perdita effettiva solo quando si liquida la posizione (attraverso riscatti, anticipazioni o switch di profilo)", avverte il Fondo pensione, che poi prosegue: "A tale riguardo, e senza entrare nel merito di scelte ed esigenze individuali, si evidenzia che coloro i quali mantengono la posizione anche in situazioni di stress finanziario, hanno alte probabilità di recuperare nel medio termine senza perdite monetarie, cosa peraltro sistematicamente accaduta in tutte le profonde crisi del passato ed in qualunque periodo storico si prenda a riferimento".
Fopen riferisce inoltre che un’analisi statistica aggiornata periodicamente sui propri dati storici dimostra inequivocabilmente che i rendimenti dei singoli aderenti sono progressivamente decrescenti al crescere del numero dei cambi di comparto effettuati e rammenta inoltre che il Fondo, funzionando come un piano di accumulo, nei momenti di perdita di valore continua ad acquistare un maggior numero di quote a prezzi più bassi, che possono quindi beneficiare nel tempo di rendimenti percentuali più ampi.
A tale proposito, Fopen invita tutti a considerare l’andamento positivo dei comparti in un periodo di tempo pluriennale come dimostrano i rendimenti medi annui composti netti al 30 giugno 2022. Infatti, il comparto Obbligazionario Garantito registra +0,18% a 3 anni, +0,16% a 5 anni e +0,97% a 10 anni, il Bilanciato Obbligazionario +1,02% a 3 anni, +1,27% a 5 anni e +3,16% a 10 anni, mentre il Bilanciato Azionario è cresciuto mediamente ogni anno del 2,78% a 3 anni, del 2,28% a 5 anni e del 4,55% a 10 anni.
"Il Consiglio di Amministrazione sta, per il breve periodo, monitorando attentamente le strategie dei gestori attraverso continui incontri periodici ed intervenendo attivamente con modifiche a flussi e patrimoni affidati ai gestori in funzione delle prospettive dei diversi prodotti e mercati e delle performance dei gestori", scrive ancora Fopen nella propria comunicazione. "Ricordando solo le azioni più recenti, è stata abbassato il peso dell’equity a vantaggio dei bond, aumentato il peso dell’azionario Usa vs Europa, sono stati ridistribuiti i flussi verso i gestori più performanti ed è stato deciso di affidare nuove risorse al mandato di private equity (che in questo periodo continua ad ottenere performance ampiamente positive). Per il lungo periodo invece è stata avviata una nuova revisione della proposta previdenziale agli aderenti che si propone, tra le altre cose, di aggiornare l’allocazione delle classi di attivo al fine di ottenere una maggiore diversificazione, per tenere conto del mutato contesto, e in definitiva contenere i rischi. Sperando che questo difficile momento possa essere superato al più presto, confermiamo con l’occasione il nostro massimo impegno a fare tutto quanto sia possibile per gestire il difficile contesto in cui stiamo operando".
Anche secondo il Fondo Giornalisti (Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani) il contesto di mercato del 2022 continua a essere particolarmente complesso e ricorda che gli iscritti al Fondo hanno la facoltà di scegliere in quale comparto o mix di comparti investire le somme periodicamente versate, oppure possono avvalersi del “lifecycle” che decide secondo automatismi.
"Quale che sia la scelta adottata (lungo, medio e breve termine), l’aderente deve sempre ben tenere a mente il proprio profilo di rischio e, soprattutto, l'orizzonte temporale in cui si colloca", spiega il Fondo pensione nella propria newsletter periodica, ricordando poi che "investire sulla propria pensione integrativa non è come "giocare in Borsa" e occorre nell'approccio un giudizio meno emotivo. Nel medio/lungo periodo, infatti, i Fondi pensione hanno dimostrato di sapere recuperare le oscillazioni di valore nel breve periodo, continuando a creare ricchezza per gli aderenti".
Fondo Giornalisti porta come esempi il picco massimo raggiunto poco prima della crisi del 2008 tra Russia e Georgia, passando per il crack della Lehman lo stesso anno, la crisi del debito sovrano europeo del 2011, il fallimento della Grecia nel 2015, la Brexit, la pandemia Covid per arrivare all'invasione dell'Ucraina. In questo periodo, il valore quota del Comparto Medio Termine e di quello Lungo Termine sono comunque cresciuti rispettivamente del 28,3% e del 33,2%.
"Purtroppo le crisi sono ineliminabili, ma un orizzonte temporale lungo, la diversificazione delle asset allocation, le varie opzioni di riscatto e rendita (anche differibili nel tempo) e i costi di gestione contenuti, sono tutti fattori che rendono possibile a un Fondo pensione negoziale di continuare a valorizzare al meglio il patrimonio degli iscritti", conclude la riflessione del Fondo Giornalisti.
Gianfranco Grandaliano, Presidente di PreviAmbiente (Fondo Nazionale Pensione a favore di lavoratori del settore dell’igiene ambientale e dei settori affini), analizza, dal canto suo, come la prima metà del 2022 sia da annoverare tra i peggiori semestri dei mercati finanziari a livello mondiale a causa di una serie di fattori quali la crisi energetica, dovuta al conflitto russo/ucraino, e il conseguente rialzo del tasso di inflazione.
"Forti oscillazioni dei mercati finanziari hanno già investito il nostro Fondo pensione che, grazie a una politica di investimento diversificata e costruita per minimizzare gli impatti di tali situazioni, ha sempre attenuato le potenziali perdite ed è riuscito a recuperare nell’orizzonte temporale di investimento", comunica il Presidente di Previambiente, che poi prosegue: "Svolgendo lo sguardo alla storia, dal 1928 ad oggi l’indice del mercato azionario di riferimento internazionale, il mercato Usa, ha registrato una performance media annua del 6%. A partire dal marzo del 2009, punto di massimo crollo dei mercati in seguito allo scoppio della grande crisi finanziaria, l’indice del mercato ha registrato, fino al luglio di quest’anno, un rialzo medio annuo del 13,2%. In altri termini, la “pazienza” dell’investitore, dell’aderente nel nostro caso, è remunerativa".
Secondo Grandaliano questa regola di “buon senso” è fondata su un dato di fatto: gran parte dei rendimenti del mercato, anche in lunghi periodi di tempo, sono determinati da un limitato numero di giorni di mercato. "Dal 1928 a oggi, senza i migliori 40 giorni di mercato il rendimento per un investitore sarebbe sceso dal 6% annuo al 2,4%: cioè, disinvestendo anche solo per pochi giorni si sarebbe rischiato di compromettere il risultato finale".
Grandaliano chiarisce poi cosa intenda per “pazienza” dell’aderente: "Non si tratta di un’attesa indefinita ma è un orizzonte temporale che dipende dal profilo di rischio dell’investitore. Nel caso del comparto Bilanciato l’orizzonte temporale di investimento è definito nell’intervallo di 5/10 anni: le eventuali perdite possono anche superare il 10% annuo ma la diversificazione del portafoglio è in grado, nell’orizzonte temporale di investimento, di colmare, con elevata probabilità, le ipotetiche perdite e generare un guadagno".
Il Presidente di PreviAmbiente spiega inoltre che durante la grande crisi finanziaria del 2008, l’indice azionario globale ha segnato un crollo del 58% a fronte del ribasso del 12,5% del Comparto Bilanciato del Fondo. In due anni circa il Comparto ha neutralizzato tale perdita e, complessivamente, nel quinquennio (ottobre 2007/ottobre 2012) su cui è gravato il maggiore crollo dell’indice azionario del dopoguerra, ha comunque generato un rendimento netto totale del 10,5% (oltre il 2% medio per anno). "In conclusione, l’obiettivo finanziario del Fondo pensione è generare nel tempo un rendimento positivo. Al momento, pertanto, la perdita è solamente teorica ma, in caso di smobilizzo della posizione o di variazione del comparto di investimento, la perdita diventerebbe effettiva", conclude Grandaliano.
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