Domenico Noviello è il nuovo presidente di Solidarietà Veneto, mentre Franco Lorenzon (presidente uscente) è stato eletto nel ruolo di vicepresidente. Lo scorso 29 giugno, l'Assemblea del Fondo pensione regionale ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che resterà in carica nel prossimo triennio (2020/2023). Noviello, avvocato, classe 1954, si è laureato in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma e perfezionato in diritto del lavoro, sindacale e della previdenza sociale. Molte le esperienze maturate in oltre 30 anni di carriera: oltre ad aver ricoperto incarichi di responsabilità nel Gruppo Eni, è docente e autore di articoli e pubblicazioni in materia giuslavoristica. Attivo anche nel sociale, è stato presidente e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Cuore Onlus, ente autorizzato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali. Oltre al presidente e al vicepresidente, il Cda di Solidarietà Veneto è composto dai seguenti consiglieri: Riccardo Camporese (Cisl, nuovo eletto), Francesco Orrù (Cisl, nuovo eletto), Giorgio Roman (Cisl, nuovo eletto), Igor Bonatesta (Uil, nuovo eletto), Gino Gregnanin (Uil, nuovo eletto), Luciano Zanotto (Casartigiani, nuovo eletto), Matteo Rettore (Cna, nuovo eletto), Manfredi Ravetto (Confapi, nuovo eletto), Ciro Galeone (Confindustria, nuovo eletto), Giorgio Ferrarini (Confindustria, nuovo eletto), Maurizio Doppio (Cisl, confermato), Enrico Rigolin (Cisl, confermato), Stefano Stocco (Cisl, confermato), Marco Comin (Confartigianato, confermato), Andrea Zappia (Confindustria, confermato) e Stefano Sancio (Confindustria, confermato).
"Sono onorato dell’incarico che oggi mi viene affidato", ha affermato Noviello. "Ringrazio Confindustria che, sulla base della mia esperienza personale e professionale, ha voluto proporre il mio nome e tutti i colleghi del Cda che mi hanno votato. Metterò l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro, al servizio di Solidarietà Veneto, nella consapevolezza di ereditare, insieme al nuovo Consiglio, un Fondo in ottima salute, che ha fatto della territorialità e della bilateralità la propria identità vincente. Un’identità che mi impegnerò a consolidare, per raggiungere tutti insieme nuovi traguardi di sviluppo, proteggere il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie e creare nuove opportunità di crescita per le imprese".
La quarantaduesima Assemblea di Solidarietà Veneto, inoltre, ha approvato il fascicolo di Bilancio 2019. Durante la presentazione dei dati di bilancio, i delegati del Fondo hanno analizzato la situazione complessiva al 31 dicembre 2019 e i primi, parziali, dati di inizio 2020, soffermandosi su tre temi principali:
- Crescita del numero di iscritti. Il 2019 si è chiuso con un +7,47% di nuove adesioni al quale si aggiungono oltre 10.700 iscrizioni “contrattuali” del mondo dell’artigianato. La tendenza peraltro continua anche in un anno particolare come quello attuale: al 31 maggio sono infatti oltre 2.300 i nuovi iscritti a Solidarietà Veneto, chiaro segno di come i veneti stiano interpretando con vigore questo complesso scenario;
- Rendimenti. Un anno di inaspettate soddisfazioni, con performance marcatamente positive in tutti i comparti, nonostante le incertezze sul fronte economico e geopolitico. La strategia finanziaria del Fondo si è, inoltre, confermata ancora una volta efficace nei momenti più difficili, quali sono stati i primi mesi di quest’anno;
- Evoluzione tecnologica. L’impatto di Covid19 ha amplificato l’importanza di questo tema che peraltro ha da sempre contraddistinto l’atteggiamento del Fondo. Ne è prova anche quanto occorso durante questo periodo particolare, con il personale del Fondo che prima ancora delle disposizioni di legge, era stato attrezzato per operare a distanza senza soluzione di continuità nella gestione e senza rischi per il personale stesso. Un importante risultato ottenuto grazie agli investimenti in tecnologia e all’atteggiamento culturale (improntato alla responsabilità diffusa) di tutto il personale di Solidarietà Veneto.
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